Nel suo libro “Flora popolare d’Abruzzo. I nomi dialettali delle piante, l’etimologia, I detti e i proverbi popolari, le antiche varietà colturali” ( Editore Carabba, Lanciano, 2001), il professore Aurelio Manzi fa riferimento ad un atto notarile datato 1752 nei pressi di Roccascalegna , cittadina vicino Altino , come una delle prime citazioni del peperone in Abruzzo (Ivi, pag.31).
Secondo una suggestiva ipotesi, la diffusione di tale ortaggio nel territorio altinese e nelle zone limitrofe sarebbe d’attribuire alle popolazioni serbo-croate che tra il XVI-XVII secolo si rifugiarono in Abruzzo e Molise per sfuggire alla dominazione turca nei Balcani.
Si tratta di un Capsicum annuum, una delle principali specie del genere Capsicum.
La polvere ottenuta dalla macinazione dell’ortaggio essiccato ha un sapore dolce e un profumo intenso.
Nel 2006 il peperone dolce di Altino è stato inserito nell’Atlante dei prodotti tipici e tradizionali della Regione Abruzzo
Semina: metà febbraio
Trapianto: in pieno campo dalla metà di aprile alla fine di maggio
Raccolta: scalare dalla fine di agosto alla metà di ottobre
Selezione: i frutti malati o malformati vengono eliminati
Essiccazione: dopo la raccolta vengono lasciati essiccare in luoghi non umidi