L’ Accademia Italiana della Cucina
ha approvato la preparazione o ricetta del “Brodetto alla Vastese“
in dialetto “Lu vrudatte a la uastareule“
. Finalmente dopo quelli “alla giugliese” e “alla pescarese” l’Accademia dà riconoscimento importante per Vasto e la sua cucina, che nel brodetto trova la sua massima espressione….
Il Consiglio di Presidenza dell’Accademia Italiana della Cucina, dopo aver valutato la documentazione inviata e la liberatoria dell’Accademico vastese Pino Jubatti
, autore del disciplinare del “Brodetto alla Vastese”
Gli Accademici vastesi, avvalendosi delle ricerche di specialisti, appassionati e di fonti storiche e di tradizione, esaminati con cura la ripetitività degli ingredienti usati e dei procedimenti di preparazione, oltre che sulla base di testimonianze raccolte, ritengono che quella depositata presso il notaio Giuseppe Sorrentini di Lanciano , sia la ricetta più conforme agli usi tramandati nel tempo.
“L’importanza di codificare e tramandare ai posteri la ricetta storica nasce da una necessità culturale, poiché sì desidera non dimenticare il passato, le abitudini, le origini e le tradizioni della propria terra – sottolinea Rocco Pasetti Delegato dell’Accademia vastese – la ricetta depositata proviene da antiche e personalissime conoscenze culinarie che, tramandatesi oralmente, nel tempo, vengono ritenute degne e meritevoli di formare riferimento imprescindibile per la preparazione del relativo piatto. Ricostruire una ricetta antica significa sempre confrontarsi con l’arte della cucina che è innanzitutto arte della invenzione ma questa deve comunque rappresentare lo spirito più autentico della tradizione storica – conclude Pasetti”.
“Queste tradizioni costituiscono parte integrante e determinante del patrimonio storico, culturale ed economico delle nostre comunità e sono gravemente esposte ai rischi di ingiustificate alterazioni e contaminazioni che ne stravolgono il significato profondo – sottolinea Gianni D’Amario Delegato regionale dell’Accademia – proprio per questa ragione un disciplinare o ricetta a cui poter fare riferimento è senza dubbio sinonimo di garanzia e difesa delle tradizioni e delle tipicità territoriali”
La ricetta: Carmelita Cianci